parodontologia

PARODONTOLOGIA

La parodontologia è una branca dell’Odontoiatria che si occupa del sostegno del dente. I denti sono infissi nella mandibola e nel mascellare mediante un’articolazione chiamata gonfosi. I tessuti coinvolti in questa articolazione sono il cemento che compone la radice, l’osso, il legamento parodontale, la gengiva intorno al dente. Questi tessuti possono danneggiarsi a causa della placca batterica e del tartaro, ma anche per patologie sistemiche come ad esempio il diabete. Questi danni possono portare alla perdita dell’elemento dentario che danneggiato nei tessuti di supporto può cominciare a vacillare, muoversi nella sua sede, sino alla sua lussazione. La parodontologia ha il compito di curare il sostegno del dente, quindi sia la radice sia l’osso alveolare sia i tessuti molli adiacenti. Queste terapie vanno da terapie domiciliari attraverso l’insegnamento di una buona igiene orale fatta con spazzolino e filo interdentale a terapie di mantenimento e controllo in studio mediante igiene orale con rimozione del tartaro sopra e sotto gengivario. Esistono poi interventi chirurgici che possono mitigare danni provocati dalla patologia parodontale che ricordiamo è la quarta patologia sociale nel mondo.

 

65 pensieri su “– Parodontologia (Igiene)

  • 5 Luglio 2023 alle 10:54
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    Buongiorno, su un incisivo superiore apparentemente sano (non è stata diagnosticata carie o altro) avevo un forte dolore alla pressione e al contatto (nulla a livello di freddo/caldo).
    Circa un paio di mesi fa si è presentato un importante ascesso parodontale, che si è sfogato in due punti: sul palato e sulla gengiva esterna. Molto doloroso (gli antinfiammatori non avevano effetto) è stato accompagnato da qualche linea di febbre, fino a quando si è rotto spontaneamente con fuoriuscita di sangue e pus.
    Alla successiva visita, mi è stata prescritta una cura antibiotica con 2 antibiotici diversi, uno da prendere 3 volte al giorno e uno 2.
    Nel giro di un mese la situazione è migliorata e non avevo (quasi) più dolore.
    Quindi mi è stato devitalizzato il dente, e qui già un paio di giorni dopo si è ripresentato il dolore (pulsante) e ha ripreso a gonfiarsi il punto sul palato dove si era già presentato l’ascesso.
    Ancora una visita per levigare la radice del dente a distanza di una settimana, ho fatto presente il fastidio e mi è stato detto che non c’era nessun ascesso, nonostante io sentissi il gonfiore sul palato, quindi non mi è stata prescritta nessuna cura se non degli spruzzi di clorexidina.
    Adesso ho un dolore persistente, sempre pulsante, parte della guancia è gonfia e ho ancora un rigonfiamento a bolla sul palato.
    Ho fastidio non solo mangiare, ma persino deglutire un bicchiere d’acqua, la notte faccio fatica ad addormentarmi e al mattino presto mi sveglio per il dolore. Andare avanti ad antidolorifici, visto che la cosa si protrae da diverse settimane, non mi sembra sia salutare e comunque non è una soluzione. Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione, perché a più di due settimane dalla devitalizzazione la situazione mi sembra tornata al punto di partenza…
    Grazie

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    • 6 Luglio 2023 alle 08:30
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      Salve
      La sua descrizione per quanto accurata non ci permette di valutare le possibili cause e soluzioni. In questi casi, senza una visita e una radiografia non si possono tirare conclusioni. Le consiglio di farsi vedere altrove e valutare cosa gli viene detto.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 31 Luglio 2017 alle 10:46
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    Egregi dottori,
    a mia madre è stata diagnosticata una piorrea, con un 2.6 e un 2.7 già spacciati e alcuni altri denti già persi ancorché perfettamente sani. Qualcuno le ha detto che non si può fare granché e che deve fare una detartrasi all’anno, qualcun altro che deve fare una seduta completa d’igiene ogni tre mesi. Leggo di terapie al laser e di cure staminali.Qual è, a vostro avviso, l’approccio più fruttuoso? Che cos’è il Perioblast? Quanto ai denti, è vero che vanno estratti per evitare ascessi o si può aspettare che cadano da soli?
    Distinti saluti

    Rispondi
    • 12 Agosto 2017 alle 10:00
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      Salve
      Molte domande, una panoramica generale è questa. Diciamo che è la 4 patologia sociale nel mondo, quindi molto diffusa. Il problema è a che livello è la gravità della malattia, se colpisce singoli siti alcuni interventi sono possibili, se è diffusa e colpisce in generale la bocca diventa una guerra contro il tempo. Fondamentale l’igiene personale domiciliare, oltre a igiene profonda presso il dentista molto frequentemente.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 11 Ottobre 2016 alle 12:57
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    Salve l’ho fatta vedere dal mio dentista la situazione delle gengive che dalla parte destra superiore si vedono parecchio..però lui ha detto le solite cose che si dicono: “ti devi lavare bene i denti, devi usare il filo interdentale e sciacquare alla fine con il collutorio” cose che appunto già faccio e ogni 6 mesi fai regorlamente la pulizia dei denti da me e così stai apposto!”…però essendo che la pulizia dei denti dal dentista me la sono fatta 4 giorni fà..mi sembra MOLTO strano che si sia già comparso un pò di tartaro, io pensavo che non me l’ha fatta bene l’igienista dentale…però lui mi ha detto che siccome in questi anni ho trascurato parecchio la pulizia dei denti (infatti non lo nego..avevo paura del dentista..questo non lo nego..scusatemi) anche se ho fatto la pulizia dei denti 4 giorni, e lo fatta in questi casi regolarmente la pulizia dei denti dal dentista, un pò di tartaro comunque si forma sulle gengive proprio a causa della trascuratezza della pulizia dei denti che ho avuto negli anni prima è vero??? Quando li ho parlato del laser o della chirurgia dentale per la parodontite lui ha detto che non c’è bisogno a me di farla..nonostante appunto ci sia l’abbassamento delle gengive..perchè non ci sono tasche parodontali…che poi che cambia fra un pò di tartaro e tasche parodontali..non è sempre tartaro? Ma gli odontoiatri si occupano di solito anche di patologie che riguardano le gengive…o mi conviene andare proprio da un parodontologo? Mi vengono TANTI dubbi in mente! Lei cosa mi consiglierebbe??? C’è collegamento fra rinite e sinusite e tartaro sulle gengive??? Oppure un abbassamento del sistema immunitario a causa che si vedono molto le gengive c’è un collegamento in qualche modo…no vero? E’ per quanto riguarda lo spazzolino…quale dovrei usare quello elettrico o anche quello normale??? Io ho SEMPRE usato quello normale..va bene lo stesso??? Io lo detto che non me li so lavare bene i denti perchè devo ancora imparare la tecnica GIUSTA! Scusami ma non mi sto dando PACE…Inizio ad avere dei SERI dubbi da parte di questo dentista..nonostante vado da 2 anni e mezzo! Prima non avevo questa situazione delle gengive…da qualche tempo che c’è l’ho..e mi sto PREOCCUPANDO TANTO! Non so più che fare…Mi sembra neanche darmi TANTO ascolto quando li parlo…ho anche paura a farli domande..perchè ho notato che sbuffa leggermente…non so se cambiare dentista…Scusatemi se mi sono dillungata così tanto…è giusto che non so a chi rivolgermi…peccato che il suo studio sta lontano da me..se no venivo da lei…ho visto che lei è MOLTO professionale! COMPLIMENTI!

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    • 11 Ottobre 2016 alle 14:30
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      Salve

      Guardi, non posso dirle qual’è il problema in base ad una descrizione, necessita una visita clinica e a volte anche esami radiologici. La cosa migliore è far queste domande al suo dentista. Su un sito come questo posso rispondere a domande generiche, tipo: che differenza c’è fra un composito e una ceramica? Non ha domande tipo: Per me è meglio un composito o una ceramica? Comprende la differenza?

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 10 Ottobre 2016 alle 12:49
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    Grazie dottore…immaginavo che dicesse questa risposta! Ma il problema è dunque è che ogni volta che vado dal mio dentista mi dice solo: “la pulizia dei denti in questo studio te la sei fatta da poco..e ti devi lavare bene i denti a casa usando il filo interdentale e il collutorio che io già faccio”..non mi parla se ho la parodontite o meno e nè di interventi chirurgici…vorrei solo sapere queste due cose: ma se una ha la parodontite in genere si vedono più i denti e le gengive..e non più le gengive che i denti giusto??? E poi di solito i dentisti sono esperti anche di parondotite e qualunque patologia che riguarda le gengive..senza andare direttamente da un parodontologo? Non mi dice nulla dell’intervento perchè non ho la parondotite o che non c’è bisogno della chirurgia per allievare la parodontite e si usa solo x casi proprio estremi??? E poi una malocclusione e se ti mancano anche 2 denti dell’arcata inferiore i denti di sopra in qualche modo ne possono risentire e si potrebbe abbassare??? Solo a queste cose..purtoppo il mio dentista NON E’ CHIARO! Mi dice sempre: lava bene i denti a casa ecc..sempre così ogni volta che vado..quindi non so se mi conviene andarci o meno quando so già la risposta! Grazie dottore solo a queste domande in generale….

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    • 11 Ottobre 2016 alle 14:14
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      salve

      Provi a cercare un paradontologo per un secondo consiglio, è la cosa più logica da fare.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 9 Ottobre 2016 alle 16:55
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    Salve dottore una domanda vorrei chiederle: in pratica io sto combinata DAVVERO male con i denti e con la mandibola…(a causa mia che ho trascurato i denti da piccola x la classica “paura del dentista (scusatemi ma non lo nego)..) però in questi anni sto un pò rimediato, io sono sempre andata dal dentista regolarmente in questi anni a fare la pulizia dei denti ogni 6 mesi, e a togliermi le carie che avevo…e a casa mi lavo i denti normalmente con spazzolino e dentifricio, filo interdentale e collutorio.però ho notato che nonostante vado dal dentista per farmi la pulizia dei denti ogni 6 mesi e nonostante comunque che li lavo normalmente i denti usando anche filo interdentale e collutorio..che le gengive sui denti davanti (sopratutto la parte destra della bocca) si vedono MOLTO..ma non mi fanno male e nemmeno mi sanguinano (almeno x il momento) sono solo BRUTTE da vedere a livello estetico…però ho letto che chi soffre di parodontite o tasche parodontale che è all’incontrario,ovvero: si vedono più i denti che le gengive e che le gengive fanno male quando li lavi e in più ti esce del sangue..cosa che a me invece si vedono più le gengive che i denti e non mi esce sangue quando li lavo e nè mi fanno male…può essere parodontite o tasche parodontali anche se appunto si vedono più le gengive che i denti e non viceversa???? Però mi sta venendo anche un dubbio in mente: siccome io ho un pò di malocclusione nei denti davanti..non è che le gengive si vedono molto per colpa della malocclusione??? Che non è parodontite o gengivite ma bensì gengive gonfie a causa della malocclusione??? Oppure perchè siccome purtroppo nell’arcata inferiore mi mancano 2 denti..non è che l’arcata superiore in qualche modo ne risente? Perchè l’ho mostrato questa cosa delle gengive che si vedono dell’arcata superiore al dentista, e mi ha detto le solite cose che si dicono,ovvero: ” devi lavare bene i denti, devo usare il filo interdentale e il collutorio” cose che io già faccio..quindi escludo l’eccesso di tartaro visto che anche mi faccio la pulizia dei denti ogni 6 mesi dal dentista..ma non mi ha parlato del trattamento chirurgico o del laser per curare la parodontite (sempre se la mia è parodontite..spero di no) perchè comunque l’odoiantra si dovrebbe anche occupare delle gengive e quindi della gengivite e del parodontite no??? senza andare al dentista esperto di parodontite..pernso che un odontoiatra..si occupa anche delle “patologie” delle gengive no? anche perchè quando fanno la pulizia dei denti, puliscono anche le gengive giusto? O non me l’ha fa bene (ma non penso)..Ah e me la fa l’igienista dentale e non il dentista..è uguale? Ah e un ultima cosa: non è perchè ho le gengive che si vedono molto mi viene la sinusite o la rinite?? Siccome in questi anni, sto soffrendo spesso a volte di sinusite e a volte di rinite..c’entra qualcosa con le gengive che si vedono molto? Poi che ho letto che la parodontite non curata, i batteri della parodontite arrivano al cuore e creano problemi cardiaci ( e questa cosa mi preoccupa e non poco)….Scusate se mi sono dillungata così tanto..è giusto x chiarire…anche x me per stare più tranquilla! .Scusatemi ancora se mi sono dillungata così tanto..Spero che mi rispondiate..Una buona serata! Chiara 22 anni…

    Rispondi
    • 10 Ottobre 2016 alle 12:08
      Permalink

      Salve

      Guardi, non posso dirle qual’è il problema in base ad una descrizione, necessita una visita clinica e a volte anche esami radiologici. La cosa migliore è far queste domande al suo dentista. Su un sito come questo posso rispondere a domande generiche, tipo: che differenza c’è fra un composito e una ceramica? Non ha domande tipo: Per me è meglio un composito o una ceramica? Comprende la differenza?

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 21 Luglio 2016 alle 01:39
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    Salve, ho 23 anni ed è da un pò che mi sono accorta di avere del tartaro sul dente, ho anche alitosi e spesso quando lavo i denti le gengive sanguinano poiché soffro di afte. Ora ho notato anche che questo dente oscilla leggermente rispetto agli altri e ho sentito dire che potrebbe cadere, ho un pò paura e ho già preso appuntamento dal dentista. Lei cosa consiglia ? Grazie mille

    Rispondi
      • 21 Luglio 2016 alle 23:38
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        Mi hanno fissato un appuntamento per la settimana prossima, lei crede sia saggio aspettare?

        Rispondi
        • 25 Luglio 2016 alle 23:49
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          Salve

          E’ stato poco saggio aspettare sino ad ora, che cambia in una settimana?

          Dott. Jacopo Cioni

          Rispondi
  • 7 Luglio 2016 alle 16:26
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    Salve dottoroe ho un dente davanti che ho appena scoperto che si muove cosa devo fare

    Rispondi
  • 4 Giugno 2016 alle 13:46
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    Grazie per la risposta, il dentista mi ha detto che cercherà di curare. Nel frattempo mi ha fatto la pulizia dei denti, che ora sento molto più deboli e una panoramica. La settimana prossima mi dovrà estrarre un’altra radice.
    vorrei chiedere se, con la pulizia approfondita e togliendo quelle 2 radici, le gingiva torneranno come prima? Cioè se i denti che sento che si muovono leggermente, potranno ritornare fermi. Premetto che non mi ha dato nessun antibiotico. Grazie Antonella

    Rispondi
    • 5 Giugno 2016 alle 18:53
      Permalink

      Salve

      Dipende dai danno ossei sottostanti, se sono lievi entro breve ritrovano la loro stabilità, se sono gravi il movimento potrebbe permanere.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 28 Maggio 2016 alle 17:56
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    Buon giorno dottore, ho sempre avuto le gingiva delicate ma da un po le ho viste accorciate, lasciando scoperti dei denti che spingendo la lingua, si muovono. Sono in cura dal mio dentista che mi ha detto che si è accorciato anche l’osso e ho la piorrea. Ieri ha provveduto a farmi la pulizia dei denti togliendomi una buona parte di tartaro, dicendomi di prendere un dentifricio al fluoro e spalmarmelo sui denti e fare degli risciacqui con acqua e acqua ossigenata. La settimana prossima provvederà a continuare la pulizia dentale. Volevo chiedere se la gingiva potrà tornare normale e se i denti potranno riattaccarsi in modo naturale. Grazie

    Rispondi
    • 29 Maggio 2016 alle 11:59
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      Salve

      Dipende da molti fattori, non è valutabile in generale, ma nel singolo caso. Talvolta dopo igiene e riduzione dell’infiammazione questa scopertura aumenta perchè la mucosa si adagia su un osso che se si è retratto porta più giù anche la gengiva.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 27 Aprile 2016 alle 18:51
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    Salve dottore,
    Mi sono accorta da ieri di avere sui denti posteriori delle “righe” nere intorno ai denti. Mentre un dente davanti che è storto da quando sono piccola ho notato che all’interno si è abbassata la gengiva.. Com’è possibile? Grazie

    Rispondi
    • 1 Maggio 2016 alle 15:45
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      Save

      Le righe nere intorno ai denti possono essere dovute a molte ragioni, da semplici batteri cromofori a cibi che rilasciano coloranti, come i carciofi, le carote, il caffè o il tè, oppure sono dovute ad un eccesso di uso di colluttorio alla clorexidina o ancora a depositi di tartaro macchiati dal sanguinamento gengivario, ecc. Come vede esistono moltissime possibilità e la cosa meglio è che si faccia vedere dal suo dentista, anche per la retrazione della gengiva.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 23 Marzo 2016 alle 14:00
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    Salve sono mesi che ho un pò do gengive abbassate sopratutto davanti…da premettere che davanti ho i denti storti e il dente storto lo sento muovere a volte…la pulizia dei denti me la sono fatta a gennaio quindi da poco e probabile che non me l’hanno fatta bene e la devo ripetere o si muove perchè siccome il dente è storto si accumula più placca lì??? Non so più che fare..La ringrazio

    Rispondi
    • 30 Marzo 2016 alle 06:37
      Permalink

      Salve
      Le cause della parodontopatia sono si la placca e il tartaro, ma non sempre il movimento è dovuto a paradontopatia, magari ci sono dei precontatti che portano alcuni elementi ad un lavoro ed uno scarico di forze eccessivo.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 21 Gennaio 2016 alle 15:56
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    ciao dottore ho 25 anni. ieri sera mi sn accorta ke il mio dente avanti quello superiore si muove e nn so da cosa e causato..il dente lo sento un po addolorante..cosa potrebbe essere

    Rispondi
    • 28 Gennaio 2016 alle 09:47
      Permalink

      Salve

      Se non sussistono traumi pregressi o è in atto una patologia parodontale o il dente presenta un pre-contatto con i denti inferiori che lo fa “lavorare” scorrettamente. La cosa migliore è consultare un dentista.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 30 Novembre 2015 alle 13:38
    Permalink

    Salve,
    ho denti e gengive sani, ma da piu’ di un anno ho un arrossamento all’attaccatura di un incisivo superiore, e la gengiva copre maggiormente il dente rendendolo piu’corto e asimmetrico rispetto all’altro. Ho fatto anche una radiografia e fortunatamente non risulta esserci nessun problema. Non ho raggiunto nessun miglioramento nonostante meticolasa attenzione a lavare i denti delicatamente nella zona arrossata (altrimenti sanguina), trattamento localizzato con Corsodyl Colluttorio e Gengigel acido ialuronico. Vorrei sapere cosa potrebbe aver causato questo arrossamento e soprattutto come poter risolvere il problema. Nell’attesa di un suo cortese cenno di riscontro la ringrazio anticipatamente e Le porgo,
    Distinti saluti.

    Rispondi
    • 30 Novembre 2015 alle 17:39
      Permalink

      Salve

      Difficile rispondere senza poter vedere la lesione, potrebbe essere da un deposito di tartaro ad un’epulide, impossibile stabilirlo.

      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
      • 30 Novembre 2015 alle 19:30
        Permalink

        Grazie per la risposta celere. Non ho mai avuto tartaro, sia perché ho un igiene orale molto frequente e sia perché effettuo un controllo e pulizia dentale annualmente. Capisco la difficoltà’ di diagnosi, quindi mi permetto di aggiungere qualche dettaglio. L’arrossamento impallidisce alla pressione, da un anno non ha cambiato aspetto ed e’ sempre delle stesso colore(rosa/rosso), non ha spessore, non ho dolore. Come mi consiglia di procedere?
        Distinti saluti.

        Rispondi
        • 5 Dicembre 2015 alle 17:52
          Permalink

          Salve

          Con la cosa più logica da fare, interpellare un dentista competente in lesioni orali.

          Dott. Jacopo Cioni

          Rispondi
    • 7 Dicembre 2015 alle 17:51
      Permalink

      Grazie, consiglio semplice ma utile. Complimenti per il sito.

      Rispondi
  • 3 Giugno 2015 alle 14:48
    Permalink

    Buongiorno dottore avrei bisogno di una risposta.
    Mi è nato il dente del giudizio che spostando in avanti il canino inferiore dx me lo fa sanguinare ogni volta che lavo i denti.
    La mia domanda è come è possibile che ho baciato due persone e tutte e due presentano solo adesso il sanguinamento delle gengive?
    Le ho infettate di qualcosa?
    Certa di una sua esauriente risposta la ringrazio
    Cristina

    Rispondi
    • 15 Giugno 2015 alle 17:59
      Permalink

      Salve
      Difficile dire se lei le ha infettato o se anche loro hanno problemi parodontopatici. Le suggerisco una visita e in base al responso eventualmente contattare e avvertire i suoi ex compagni.
      Dott. Jacopo cioni

      Rispondi
  • 1 Marzo 2015 alle 22:32
    Permalink

    Il mio dentista mi ha messo un impianto per un dente affianco al premolare ho ancora la capsula ma il dente definitivo no ….ma ho notato che la gengiva dal dato delle pareti si sta assottigliando e’ normale o cosa sta accadendo?

    Rispondi
    • 13 Aprile 2015 alle 19:15
      Permalink

      Salve
      Il periodo in cui si tiene il provvisorio è necessario anche per far guarire i tessuti al meglio e poter fare un definitivo corretto.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 1 Marzo 2015 alle 14:41
    Permalink

    Salve dottore,
    Volevo dire che dalle radiografie che ho fatto non è risultato nessun riassorbimento di osso, solo che non so proprio spiegarmi cosa siano questi click che sento ai denti. come già li ho detto porto il byte da ottobre ma mi sembra che fin’ora non succeda niente ho fatto la pulizia dei denti 3 mesi fa e anche l’igenista ha detto che non si muovo nessun dente.
    cordiali saluti Daniele

    Rispondi
  • 22 Gennaio 2015 alle 21:16
    Permalink

    Salve sono un ragazzo di 32 anni e da maggio 2014 , ho la sensazione che i miei denti si muovono, ogni volta dopo ogni pasto sento i denti davanti che fanno come un clik, invece se passo il dito sui molari sento pure un clik ma i denti guardando allo specchio non si muovono. Sono andato da vari dentisti e mi hanno detto che non ho la piorrea, ora la mi a domanda é di cosa potrebbe trattarsi? Ho una gran paura di perdere i denti.

    Rispondi
    • 24 Febbraio 2015 alle 17:30
      Permalink

      Salve
      Sinceramente non so che cosa rappresenti questo click a livello dei denti, ma la invito a non saggiarli continuamente per non essere lei l’artefice di un futuro problema. Verifichi di non essere un bruxista o un serratore notturno. Se il suo dentista non ha riscontrato patologia parodontale non si preoccupi.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
      • 27 Febbraio 2015 alle 19:51
        Permalink

        Salve Dott. Jacopo Cioni e grazie tanto di avermi risposto.
        Si Infatti il mio dentista ha detto che potrebbe essere il serramento notturno. Ora porto il bite da ottobre ma fin ora non ho visto ancora miglioramenti non so piu che fare.

        Rispondi
        • 1 Marzo 2015 alle 12:51
          Permalink

          Salve

          I danni che si sono verificati nel corso del tempo non tornano indietro, quello che è fatto è fatto, si può intervenire con interventi parodontali in alcune situazioni. Quello che può fare un byte notturno è semplicemente distribuire le forze in maniera da ridurre i danni futuri.
          Dott. Jacopo Cioni

          Rispondi
  • 7 Agosto 2014 alle 17:35
    Permalink

    Avendo un’infiammazione alle gentive (ho 54 anni)ho eseguito ortopanoramica alle arcate dentarie, dalla quale risulta: “Abbassamento del bordo alveolare di tipo paradontistico in corrispondenza delle regioni edentule, rilievo particolarmente evidente a carico del primo molare inferiore sinistro. Non granulomi periapicali”. Si tratta di parodontite? Ho letto inoltre nei commenti sopra che fondamentale è l’igiene orale, finalizzata a togliere la placca sotto e sopra gengivale. Tale igiene può essere praticata presso uno studio dentistico privato o è necessario fare l’intervento in ospedale?
    Se si tratta di piorrea (parodontite), come va curata?

    Rispondi
    • 8 Novembre 2014 alle 15:28
      Permalink

      Salve

      Nella sede di avulsione di un dente il tessuto osseo ha sempre un riassorbimento, non a caso si suggerisce sempre di intervenire celermente per riposizionare i denti mancanti. Se il problema dell’abbassamento osseo si evidenzia anche a livello degli elementi dentari significa che è parodontite e conviene intervenire e mantenere le terapie o si rischia di perdere elementi dentari. Deve trovare un professionista che si occupa di questi problemi, indifferente se in campo pubblico o privato.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 29 Aprile 2014 alle 19:03
    Permalink

    Buongiorno,dopo diversi anni di ortodonzia mi sono rivolto ad un paradontologo perchè volevo effettuare un innesto gengivale sul 26 in quanto sembra che a causa di questi apparecchi si sia scoperto il dente.Purtroppo dalla radiografia sono emerse radici molto riassorbite,mi hanno detto che è stato proprio a causa degli apparecchi ed il dentista si è rifiutato di sottopormi all’innesto per paura che la lesione potesse far cadere il dente.La mia domanda è:devo lasciare il dente così?Ho paura che mi cadano i denti a questo punto e non so quale sia la miglior cosa da fare.Ho speso anni di soldi e sacrifici per apparecchi,tutti dicono che ho una bocca stupenda ed infatti non vorrei che però ci rimetta dei denti sani.Grazie

    Rispondi
    • 1 Giugno 2014 alle 19:02
      Permalink

      Salve, se il dente è fortemente compromesso a livello radicolare può essere da valutare la possibilità di sostituirlo con un impianto endo-osseo.
      Dott. Jacopo Cioni

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:56
    Permalink

    Per quanto riguarda gli interventi chirurgici relativi alla” copertura” di un dente con la sua gengiva che si è notevolmente ritirata, vorrei sapere con precisione in cosa consiste l’operazione, i tempi tecnici di degenza ospedaliera, gli eventuali esami che devono essere effettuati prima di affrontare tale intervento e i tempi di riabilitazione post-operatoria. La ringrazio anticipatamente per l’attenzione accordatami.
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 4 Agosto 2013 alle 09:03
      Permalink

      Immagino lei si riferisca ad una retrazione gengivale su un unico dente. Se questo è il suo problema l’intervento non è eseguito in sede ospedaliera, ma a livello ambulatoriale in anestesia locale. Il post operatorio consiste in una 15 di giorni di prudenza nell’alimentazione e nell’igiene orale. I tipi di intervento sono molteplici, ognuno indicato secondo il caso. Le recessioni più facili da trattare sono quelle lunghe e strette le più difficili quelle larghe e corte.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:55
    Permalink

    Ho 35 anni e in seguito a una rx mi è stata diagnosticata una paradontosi con atrofia dei bordi alveolari; vorrei sapere di cosa si tratta ed un eventuale terapia.
    (domanda via mail)

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    • 4 Agosto 2013 alle 09:05
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      La diagnosi di atrofia dei bordi alveolari in un esame ortopantomografico sembra venga scritto come prassi. Praticamente lo ritrovo scritto in tutti i referti. Molto spesso è vero ci sono significativi riassorbimenti ossei. Lei è ancora giovane, se questi riassorbimenti sono di lieve entità cerchi di avere un’igiene domiciliare migliore e di fare spesso igiene orale dal suo dentista, viceversa se i riassorbimenti risultano profondi le consiglio di consultare un parodontologo, cioè uno specialista in questi tipi di problemi.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:53
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    Circa un anno fa avevo le gengive arrossate e sanguinanti. Ho usato iodosan e sembrava tutto risolto. Ora pero mi ritrovo con il bordo gengivale abbassato e i denti che si muovono. Salverò i denti? A che dentista devo rivolgermi.
    (domanda via mail)

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    • 4 Agosto 2013 alle 09:06
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      Con il suo intervento ha ridotto l’infiammazione delle gengive, ma non ha eliminato la spina irritativa che provocava l’infiammazione. La spina irritativa è rappresentata, con molta probabilità, da tartaro. Si rivolga ad un dentista per eseguire igiene orali frequenti, si faccia spiegare il metodo corretto di igiene orale domiciliare e valuti con il suo medico se per i danni già verificatosi sono possibili delle terapie.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:48
    Permalink

    Da un paio di settimane le mie gengive sanguinano spesso e sono infiammate. Mi sono recato dal mio dentista che ha proceduto con una rimozione del tartaro. A distanza di una settimana, non essendo migliorata la situazione, mi ha prescritto la somministrazione di un gel orale (DAKTARIN) perché a suo avviso potrebbe trattarsi di un fungo. Sono passati 5 giorni e non ho notato miglioramenti. Cosa ne pensa?
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 9 Agosto 2013 alle 19:27
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      Nel caso l’infiammazione sia dovuta alla presenza di un fungo la soluzione del Daktarin è corretta. L’azione di questo farmaco è molto lenta in quanto i funghi sono di difficile eliminazione. Normalmente è più frequente che l’infezione sia di origine batterica ma probabilmente il suo medico ha riconosciuto segni e sintomi dei funghi. Il consiglio che posso darle è di seguire l’indicazione del suo medico e al momento che la terapia avrà avuto successo di proseguirla ancora per molti giorni, questo perché i funghi sono molto insidiosi, se non si è certi di averli rimossi possono riaffermarsi al cessare della terapia.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:46
    Permalink

    Da tempo soffro di un assottigliamento dell’osso e di ritiro delle gengive per cui alcuni denti hanno cominciato a spostarsi. Vorrei sapere se, oltre alla rimozione del tartaro, esiste una cura per riuscire a fermare questo ritiro dell’osso e conservare almeno i denti ancora stabili.
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 9 Agosto 2013 alle 19:35
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      Preferisco prima rispondere alla sua seconda domanda in maniera da seguire il giusto percorso terapeutico.
      L’ablazione tartaro è una prima fase di cura e mantenimento. Consiste con varie metodiche nella rimozione del tartaro sopra-gengivale, in seguito si deve eseguire una rimozione del tartaro sotto-gengivale mediante levigature delle radici e curettage delle mucose della tasca paradontale. Se nonostante la corretta igiene orale domiciliare e quella eseguita in studio il problema rimanesse persistente, magari perché è stato affrontato in ritardo, esistono degli interventi chirurgici che permettano di riparare le lesioni ossee. Si può riparare un difetto osseo con dei derivati ossei (naturali o artificiali) che l’organismo ritrasforma in osso con conseguente recupero di elementi dentari danneggiati nel proprio supporto. Queste tecniche chirurgiche vanno valutate per ogni singolo caso dopo attenta diagnosi. Non escluderei una volta eseguito il recupero dei denti di adottare delle protesi fisse che solidarizzino fra loro i vari elementi.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:44
    Permalink

    Fin da ragazzo ho avuto problemi di arretramento delle gengive. Oggi dopo diverse visite mediche non sono riuscito ancora ad avere terapie precise. Oltre avermi spiegato l’uso corretto dello spazzolino niente circa la risoluzione del problema.
    1-Poichè soffro di stomatiti, ci può essere una relazione fra queste ed il problema con le gengive?
    2-potreste suggerirmi un centro specializzato per una visita?
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 9 Agosto 2013 alle 19:40
      Permalink

      L’arretramento delle gengive può essere dovuto a molte cause. Premettendo che senza una visita è impossibile fare diagnosi, è indicativo il dato che lei fornisce cioè le frequenti stomatiti. Sarebbe interessante sapere come si manifestano queste stomatiti, frequenza, dolore, sanguinamento ecc.
      Esiste una patologia detta parodontopatia rapidamente progressiva, rara ma possibile, che è estremamente debilitante per i tessuti ossei e mucosi e quindi per i denti, potrebbe essere questo il suo problema. Le consiglio una visita da uno specialista in parodontologia. Non ritengo corretto in questo tipo di contatti suggerire professionisti o centri che comunque sono facilmente reperibili in ogni grande città.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:41
    Permalink

    Ho 27 anni, ho notato un “ritiro” delle gengive (soprattutto quelle inferiori) intorno al dente. Credo che questo processo sia denominato piorrea. Vorrei sapere quali sono le possibili cause di questa situazione e soprattutto i rimedi.
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 9 Agosto 2013 alle 19:43
      Permalink

      Le cause del fenomeno da lei presentato possono essere più di una. Una prima causa potrebbe essere l’eccessiva presenza di tartaro e conseguente infiammazione delle mucose questo determina con il tempo un abbassamento dell’osso alveolare e di conseguenza delle gengive che su di esso poggiano, appunto la piorrea di cui lei parla. Il rimedio è eseguire al più presto una rimozione del tartaro sia sovra che sotto gengivale e poi imparare una corretta igiene orale per mantenere basso il livello batterico e quindi di infiammazione. Una seconda causa può essere che lei esegue uno spazzolamento scorretto determinando il danno stesso alle mucose il rimedio è ovviamente imparare una tecnica corretta di igiene. Una terza causa può essere determinata da un allineamento scorretto dei suoi denti, durante la masticazione il cibo scorre sul fianco dei denti e impatta scorrettamente sulle mucose determinando il ritiro delle stesse. Esistono altre cause, più rare ma possibili, oppure la combinazione di più cause. Le consiglio di fare al più presto una visita dal suo odontoiatra in maniera da individuare, con sicurezza la causa del suo problema.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
  • 28 Luglio 2013 alle 09:40
    Permalink

    Sono un ragazzo di 26 anni e tutte le mattine quando lavo i denti mi sanguinano, spesso ho anche dolore nel lavarli. E’ una cosa grave? E come posso fare per non avere più il problema?
    (domanda via mail)

    Rispondi
    • 9 Agosto 2013 alle 20:16
      Permalink

      Esistono vari livelli di infiammazione delle gengive. Nel suo caso la situazione potrebbe essere abbastanza grave, almeno dalla situazione che descrive.
      Le consiglio vivamente di farsi vedere da un Odontoiatra che controlli esattamente la sua situazione parodontale.
      Se non sono avvenuti già dei danni gravi probabilmente con un’igiene orale in studio per la rimozione del tartaro, da ripetersi frequentemente, può risolvere il suo problema.
      E’ comunque importante che si faccia spiegare il corretto movimento da eseguire per lavare i denti, farsi dire che tipo di spazzolino adoperare e che tipo di filo. Si ricordi che l’infiammazione delle gengive parte sempre da una eccessiva presenza di batteri, riuscire a rimuoverli correttamente significa mantenere la bocca in un buono stato di salute.
      (Dott. Jacopo Cioni)

      Rispondi
      • 3 Settembre 2021 alle 22:01
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        Buongiorno dottore.
        Ho 47 anni e già da un po’ di tempo soffro di ritrazione gengivale con presenza di tasche,ho eseguito già 2 detatrasi quest’anno e per dicembre ne ho un’altra già prenotata.
        Rilevo però un problema,schiacciando leggermente la gengiva esce una sostanza bianca,soprattutto dopo aver lavato i denti,la mia dentista ha detto che si tratta di placca che si forma nelle tasche ed esce di conseguenza.
        La mia preoccupazione consiste nel fatto che questa placca se non la rimuovo sempre possa provocare ulteriori danni ai denti,però allo stesso tempo non so se questa “tecnica” di schiacciare le gengive ogni tanto sia corretta o è meglio non toccare nulla fino alla prossima pulizia dentale.
        La ringrazio.

        Rispondi
        • 8 Settembre 2021 alle 16:16
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          Salve
          Un problema non facile. Può valutare una visita da un paradontologo che valuti se ridurre la mucosa che provoca le tasche, avrà un’esposizione radicolare ma ridurrà i danni parodontali della risposta immunitaria a questi microrganismi. Nel frattempo può usare un idropulsore direzionando il getto a 45° nelle tasche. Questo lo aiuta in due maniere, la prima è la rimozione di parte di questa placca, la seconda è un’ossigenazione delle tasche. Dato che questi microrganismi sono per la maggior parte anaerobi l’ossigenazione della tasca ne determina la morte e il rallentamento della proliferazione.
          Dott. Jacopo Cioni

          Rispondi

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